L'Associazione

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Quasi una famiglia su due vive con un animale domestico, ma a fronte del ruolo affettivo sempre più importante che questi animali ricoprono nella nostra vita e dell'influenza positiva spessissimo esercitata sulla salute di coloro che se ne prendono cura, il fenomeno dell'abbandono non registra significativa flessione.

Anche se non è semplice avere dati precisi, si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati in media 135 mila animali tra cani e gatti. Quasi l'80% di questi poveri animali è destinato a morire a causa di incidenti, fame, sete, o avvelenamenti; il 20% invece sarà condotto in canili, o rifugi per cani.

Con l’entrata in vigore della legge n.281/91 legge quadro per la prevenzione del randagismo, abolisce agli animali d’affezione cani e gatti la pena di morte, non possono più essere ceduti ai laboratori di vivisezione, ai gatti viene riconosciuto lo status di animale libero, e le colonie feline sono oggetto di tutela. La legge inoltre, introduce l’attuazione di programmi di prevenzione delle nascite, quindi sterilizzazioni, diffuse campagne di adozioni dei randagi, inoltre impone alle amministrazioni comunali territorialmente competenti, la costruzione di canili sanitari e rifugi. In ogni regione, sono sorte migliaia di strutture private, chiamate rifugi o canili, e, qui si innesca, dal problema randagismo, un business economico pauroso, a favore dell’uomo, e sempre meno dei poveri animali ricoverati anzi, imprigionati, stipati in gabbie anguste, rinchiusi in ricinti sovraffollati, rifugi dove la mortalità è altissima, cani malnutriti, affetti da gravi patologie ed infezioni, zoppicanti, sempre carenti igienicamente. Questi canili o rifugi, ricevono denaro pubblico, ma sono luoghi dove gli animali soffrono in estate come in inverno, per la mancanza di ripari, cucce, per l’eterna prigionia della propria cella o del recinto condiviso con un numero altissimo di altri cani, scatenando aggressività causando ai più deboli una morte lenta in una pozza di sangue, tra escrementi mai rimossi.

Questi canili che noi chiamiamo “senza garanzie o lager” sono strutture in cui gli animali abbandonati a loro stessi, soli un tempo di ore indefinito, senza un referente umano, e senza stimoli, è perfino negata la possibilità di trovare una famiglia.


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IL RANDAGISMO E’ SPESSO UN BUSINESS...

...che permette a privati senza scrupoli di guadagnare molto denaro, soprattutto per le realizzazioni di canili sempre più a norma di uomo e non dell’animale stesso che ne deve usufruire. Ai nostri amici basta poco per vivere dignitosamente, l’unica cosa che gli serve per sopravvivere è la presenza del suo antichissimo amico uomo, un adeguato movimento fisico giornaliero, QUEI PARAMETRI NECESSARI ALLA SUA SOPRAVVIVENZA e rispetto.

E’ per questo che i canili di questo tipo, sono luoghi quasi sempre chiusi al pubblico, in luoghi sperduti lontano da tutto,ostili e contrari alla presenza di volontariato animalista che a norma di legge dovrebbe essere presente in ogni canile, sia pubblico che privato . In genere questi canili, sono strutture che contengono un numero altissimo di cani, assolutamente ingestibili per il benessere animale, ma molto fruttuosi per le tasche di chi senza scrupoli se ne frega di quel benessere...tanto i cani non parlano e non votano!!

DA QUESTO QUADRO DELLA SITUAZIONE E’ NATA “LA VOCE DEL CANE”
 


 

La nostra missione

E’ quella di portare con il nostro volontariato formato ed esperto, all’interno delle strutture che ospitano i nostri amici, cani e gatti, una vita più dignitosa . La Legge Finanziaria 2008 art.2, comma 371, oltre all’obbligo per i comuni singoli o associati e per le comunità’ montane di gestire canili e gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e zoofile, prevede anche la possibilità’ che la gestione di tali strutture sia affidata a soggetti privati, a condizione però che nel canile o gattile sia garantita la presenza di volontari di associazioni animaliste, preposte alla gestione delle adozioni e degli affidamenti di cani e gatti.

FINALMENTE ANCHE QUEI CANILI, CHE PER ANNI SONO STATI INACCESSIBILI AI VOLONTARI DOVRANNO APRIRE I CANCELLI E PERMETTERE ALLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE di partecipare alla vita della struttura , nell’interesse degli animali.

LA PRESENZA DELLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE e’ importante per il benessere psicofisico degli animali, lavoriamo per dare loro più visibilità, permettere loro, di coltivare e recuperare il rapporto affettivo e relazionale con gli umani, rendendo l’animale preparato all’adozione, CON CONSEGUENTE RISPARMIO ECONOMICO DA PARTE DEI COMUNI, perché per noi e per la legge, la permanenza dei cani e gatti nei canili deve essere MOMENTANEA NON DEBBONO MORIRCI DI VECCHIAIA!!

La presenza di noi volontari rappresenta la migliore GARANZIA di una gestione trasparente degli animali e della struttura, GARANZIA che il comune deve offrire ai cittadini perché nelle strutture di accoglienza per animali si investono soldi pubblici, alle associazioni perché, quali portatrici di interessi collettivi, non deve mai essere negata loro la possibilità di tutelare gli animali. PUBBLICIZZEREMO CON ARTICOLI DI MERITO, SU QUOTIDIANI, INTERNET, VOLANTINI, GIORNALINO INTERNO DEI VOLONTARI, TUTTI QUEI CANILI CHE NOI CHIAMEREMO “CANILI PULITI” quei canili dove gestori sia privati che comunali non avranno alcun problema nel collaborare con noi volontari, garantendoci la massima disponibilità per operare nelle strutture nel benessere animale, senza ostacoli di orari e giorni settimanali sempre meno accessibili per le persone che desiderano andare nei canili per l’adozione di un animale, insomma CANILI TRASPARENTI E CANCELLI APERTI TUTTI I GIORNI PER LE ADOZIONI.

Sterilizzare i cani aiuta a combattere il randagismo!

Secondo il Ministero della Salute ogni anno, all’inizio dell’estate vengono abbandonati sulle strade circa 135 mila animali, tra CANI e GATTI. L’80% di loro muore durante incidenti, per malattia o per fame. Chi sopravvive, spesso finisce dietro le sbarre di un canile sperando nell’adozione di una famiglia.

Quest’emergenza abbandoni si può combattere sia adottando un trovatello, invece di acquistarlo, sia evitando che altri animali si vadano ad aggiungere ai 600 mila i CANI e 2,6 milioni i GATTI che vivono rinchiusi in una gabbia. Per questo motivo sterilizzare il proprio amico a quattro-zampe può diventare un atto di rispetto per chi è stato meno fortunato.

I benefici sanitari che derivano della sterilizzazione, come la riduzione dei tumori mammari o di quello alla prostata, l’eliminazione del cancro uterino, la prevenzione di gravi patologie, sia l’eticità di questa scelta potrebbero risolvere un grosso problema. Anche se si riuscisse ad affidare tutti i cuccioli del proprio CANE o GATTO, infatti, si priverebbe della preziosa possibilità di affidamento uno dei tanti ospiti custoditi nei canili.

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